Test d’Ascolto

 
 

E’ l’elemento chiave e di partenza del training Audio-Psico-Fonologico.

Si tratta di un esame audiometrico in cui si analizzano accuratamente la curva ossea (rossa) e quella aerea (azzurra), il loro andamento (ascendente, discendente), eventuali scotomi (nell’esempio sopra ai 3000 hz a destra) il rapporto tra le curve (ossea-aerea) ed il rapporto tra i due orecchi.

In realtà i due orecchi ci danno informazioni sui rispettivi (inversi) emisferi da cui sono controllate (sinistro per l’orecchio destro e vice-versa). Orecchi equilibrati traducono una buona relazione tra gli emisferi (ed un buon rapporto logico-emozionale), vice versa può desumersi uno squilibrio verso la sfera affettiva o razionale.

E’ necessario valutare (ed escludere) a priori una eventuale patologia all’orecchio in corso, e in caso di dubbi inviare al controllo medico ORL.

Nel caso di orecchi funzionalmente e fisiologicamente sani le variazioni delle curve rispetto ad una curva ideale sono da imputare ad adattamenti percettivi a cui il soggetto ha assunto nel corso del tempo, a partire dalla nascita e addirittura dal concepimento, periodi di cui si possono leggere informazioni generiche ma attendibili nel test di ascolto, riuscendo ad individuare con semplice efficacia traumi-sorgente insorti durante la vita fetale, la nascita e la prima infanzia, nonché eventi traumatici (o duri da tollerare) durante i primi dieci anni di vita.

E’ l’elemento chiave e di partenza del training Audio-Psico-Fonologico.

Se ne effettuano almeno due per ogni eventuale ciclo di trattamento. All’inizio e alla fine per la valutazione dei risultati ottenuti. Ma non di rado se ne effettuano di intermedi per decidere il percorso migliore da seguire.













La curva ideale di riferimento.