L’Ascolto Uterino   una straordinaria intuizione

 
 

Una delle più straordinarie intuizioni di Tomatis fu di dare il giusto valore alla vita pre-natale come momento fondamentale per la creazione di quel sub-strato neuro-psicologico che favorirà, o ostacolerà, nel futuro bambino il suo armonico sviluppo emozionale, prima, e razionale, sociale e relazionale poi.

Il feto vive nella sua dimensione acquatica al buio e senza contatti diretti con l’esterno se non attraverso la percezione dei suoni. A dire il vero anche questi arrivano non direttamente ma filtrati dal corpo della madre. E’ proprio la colonna vertebrale della madre uno dei maggiori conduttori di suono che attraverso la particolare forma delle ossa iliache viene convogliato proprio alla volta del feto. Da questi il feto ricava energia, continue stimolazioni, e soprattutto crea un ponte con il futuro, gettando le basi neuro-psicologiche per lo sviluppo della comunicazione e delle relazionalità.

Il suono condotto per via ossea arriva al feto fortemente filtrato e produce diversi effetti:


  1. -permette al feto di “percepire” quell’entità, la madre, che ancora non conosce ma che saprà riconoscere proprio grazie al suono della sua voce al momento della nascita, proprio quando il neo-nato avrà bisogno di orientarsi nel nuovo mondo in cui si troverà catapultato;

  2. -permette al feto di fornire importante energia elettrica al cervello grazie alle scariche delle cellule cilate presenti nell’organo uditivo interno, già perfettamente formato certamente a partire dal 4° mese di vita;

  3. -rappresenta una importante fonte di stimolazione sensoriale utile per la buona dinamizzazione della parte vestibolare dell’orecchio che indispensabile nei processi di attivazione e coordinazione motoria del feto.


La grande importanza dell’orecchio in tutta la vita fetale è testimoniata dal fatto che questo è l’unico organo che al momento della nascita è già perfettamente formato morfologicamente e dimensionalmente, senza subire significative variazioni in tutta la vita dell’individuo.

In tutto il periodo perinatale l’orecchio è lo strumento di orientamento del bambino nei suo processi di ambientazione.


I traumi perinatali sono registrati nella curva d’ascolto della persona in maniera netta e spesso eloquente. Distorsioni nella curva portano con sé conseguenze sul piano comportamentale e cognitivo difficili da risolvere se non lavorando alla sorgente. E’ proprio questo ciò che fa l’Audio-Psico-Fonologia.













“...la colonna vertebrale della madre è uno dei maggiori conduttori di suono che attraverso la particolare forma delle ossa iliache viene convogliato proprio alla volta del feto.”