La Voce Cantata  “si canta con l’orecchio”

 
 

La tecnica audio-psico-fonologica nasce proprio come supporto per la voce cantata. Molti dei principi del metodo furono infatti elaborati da Alfred Tomatis studiando la voce cantata, nella fattispecie, un modello preciso: la voce di Enrico Caruso (il tenore per eccellenza).

Dall’analisi sonografica delle incisioni di Caruso, Tomatis ebbe modo di provare molte delle sue intuizioni presenti nel volume “L’Orecchio e La Voce”. Qui basti sapere che questa tecnica è stata utilizzata  con successo da cantanti e attori: tra i molti Maria Callas, Placido Domingo, Luciano Pavarotti, Sting. Tra gli attori uno fra tutti Gerard Depardieu che nella sua autobiografia dedica un intero capitolo a colui (Tomatis) che ha ribattezzato dr. Mozart.

Essendo il canto mera espressione del totale corporeo è facile immaginare quali e quanti immediati benefici la pratica Audio-Psico-Fonologica. Ma per fare solo un esempio concreto basti osservare che il nervo pneumogastrico, o vago, costituente del ramo parasimpatico del Sistema Nervoso Autonomo, che innerva tra l’altro la laringe, i polmoni, il cuore, lo stomaco, il fegato, i reni, l’intestino, affiori proprio a livello dell’oreccio medio, proprio dietro il timpano. Una membrana timpanica tonica e ben reattiva comporta una, conseguente, buona stimolazione del sistema parasimpatico, con effetti diretti sulla gestione nervosa del ricorrente laringeo e di tutto il tratto vocale della laringe, il tono cardiaco, la dilatazione polmonare, i processi gastrici, ecc.

Inoltre la tecnica Audio-Psico-Fonologica incrementa l’auto percezione corporea (esterna e profonda) componente fondamentale per una tecnica vocale solida, completa e soprattutto davvero personale.

Le ricerche del dr. Tomatis lo portarono ad affermare che “si canta con l’orecchio” intendendo con questo che l’orecchio (e l’ascolto in senso più lato) sono al centro di un circuito audio-vocale di controllo continuo dell’emissione vocale e di di aggiustamento degli impulsi neurologici necessari al mantenimento di timbro, intonazione, ecc. Una voce sfibrata, inespressiva, non ben intonata, sono spesso non il frutto di una cattiva tecnica vocale ma piuttosto di un cattivo ascolto. Provare per credere.

Il nervo pneumogastrico, o vago, costituente del ramo parasimpatico del Sistema Nervoso Autonomo, innerva tra l’altro la laringe, i polmoni, il cuore, lo stomaco, il fegato, i reni, l’intestino. Affiora a livello dell’orecchio medio, proprio dietro il timpano.












Una voce sfibrata, inespressiva, non ben intonata, sono spesso non il frutto di una cattiva tecnica vocale ma piuttosto di un cattivo ascolto. Provare per credere.