Via Ossea e Via Aerea

 
 

L’ascolto è  il risultato integrato di due vie di percezione uditiva: la via aerea (per cui le vibrazioni attraverso i padiglioni ed il dotto uditivo, giungono al timpano e dunque alla coclea), e  la via ossea per la quale le vibrazioni giungono all’organo interno cocleo-vestibolare direttamente (e più velocemente) per conduzione ossea dall’intero corpo umano trasformandolo di fatto in una sorta di “antenna” rice-trasmittente.

La qualità e l’equilibrio di queste due vie di percezione determinano la nostra personale facoltà di ascolto.

Un sistema sbilanciato nella qualità delle due curve percettive e nel loro rapporto comporta una serie di conseguenze dirette e indirette su tutte le nostre facoltà psico-fisiche.

L’organo uditivo non è solo il primo stadio per la decifrazione dei messaggi acustici, ma, con la sua parte vestibolare, rappresenta il nostro “giroscopio” fisiologico, partecipando in maniera decisiva alla determinazione della posizione di ogni parte del nostro corpo e rendendosi indispensabile i tutti i processi di coordinazione fine e grosso motoria.

Distorsioni nella curva di ascolto nell’area vestibolare comportano quasi sempre problemi relativi alle facoltà di coordinazione motoria (Psicomotricità).

Sbilanciamenti delle curve ossea e aerea sono spesso responsabili di problemi, ad esempio, di memoria o di attenzione (ADD).

CURVA OSSEA E CURVA AEREA


“Un sistema sbilanciato nella qualità delle due curve percettive e nel loro rapporto comporta una serie di conseguenze dirette e indirette su tutte le nostre facoltà psico-fisiche.”













La Curva Ideale